SILENZIO SI SOGNA QUANTO È DIFFICILE SCEGLIERE LE PAROLE

VENERDI PROSSIMO alle ore 18.30, presso il teatro Molloy di Monterotondo, si terrà uno spettacolo socio teatrale realizzato dai partecipanti al laboratorio MOSTRI-AMO-CI  della Casa Famiglia per persone disabili Domus con il contributo della Cooperativa sociale IL TAMBURO. I protagonisti hanno partecipato per un intero anno al laboratorio integrato di teatro sociale tenuto da Dania Appolloni e Simona Petrecca dell’associazione culturale  La Fabbrica dei Ricordi Felici. La loro esperienza laboratoriale è sfociata nella realizzazione di un atto unico di comunicazione interattiva finale frutto dell’interazione dei vari linguaggi: corporeo, vocale, colloquiale e mimico, portando la sperimentazione teatrale ad esperire tutte le discipline dell’arte scenica: la scrittura, la musica e la danza.

Il laboratorio di riflessione scrittura ha accompagnato i protagonisti verso la messa in scena e la costruzione di un breve testo teatrale ambientato in un futuro prossimo.” SILENZIO SI SOGNA Quanto è difficile scegliere le parole ” dipinge una società dove gli individui sono stati privati di tutto, anche delle parole. Un gruppo di amici si ribella però a questa regola attraverso la condivisione dei propri sogni e delle proprie speranze.

Il biglietto avrà un prezzo ad offerta minimo di 10 euro e che servirà a contribuire alle finalità de IL TAMBURO ONLUS.

Finalità dello spettacolo di teatro e di tutto il progetto.

La principale finalità del teatro cosiddetto “sociale” è l’inclusione sociale che passa attraverso il rafforzamento delle abilità sociali, cognitive, comunicative e attraverso il rapporto con l’altro.

Il teatro è uno strumento, ormai largamente adottato in ambito terapeutico e sociale, volto a migliorare la qualità della vita delle persone poiché ne favorisce il benessere. Il teatro sociale mette in contatto tra di loro tutte le persone che in forma diversa si lasciano coinvolgere. Il teatro libera l’uomo, lo fa sognare, lo fa cambiare, lo fa crescere e lentamente lo trasforma migliorandolo e integrandolo nella società.

L’esperienza teatrale fa bene a chi la fa e la insegna, fa molto bene a chi la fruisce.

 Il teatro è inoltre partecipazione sociale, è interesse verso una forma d’arte ma è anche scambio culturale e attenzione verso la condizione umana nelle sue più svariate forme. È offrire un contributo emotivo, affettivo, materiale che viene reinvestito in altri progetti e che rende le persone più felici.

 


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