EDUCARE ALLE DIFFERENZE PER FERMARE LA VIOLENZA

Il Consiglio comunale di Monterotondo si mobilita contro la violenza sulle donne. Lo fa con una seduta straordinaria dell’assise, quella del 22 Novembre (ore 17:00, Sala Consiliare “Peter Benenson”), aperto alla presenza e al contributo delle parti sociali (scuole, sindacati, associazioni, cooperative, imprese), nel corso del quale verrà presentato un pacchetto di iniziative concrete, sottoscritto da tutti i Gruppi consiliari, da sottoporre alla Giunta comunale.

La drammatica emergenza del fenomeno del femminicidio è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno molto più complesso, così come molteplici sono le forme verbali, economiche, psicologiche e fisiche in cui la violenza sulle donne si manifesta: stalking, cyber-violenza, violenze verbali, psicologiche e fisiche. Alla base di nuove e vecchie forme di violenza contro le donne vi è una sorta di resistenza maschile ad accettare l’autonomia del mondo femminile, il rifiuto di scegliere relazioni alla pari, un gap di natura culturale che condiziona pesantemente le relazioni e costituisce l’humus in cui si annidano potenziali fenomeni di violenza.

E’ perciò  più che mai urgente prendere le distanze, a tutti i livelli, nella sfera privata quanto e tanto più in quella pubblica,  da modelli di controllo, possessività e sottomissione delle donne, educare al  perseguimento di relazioni affettive basate su parità, libertà, responsabilità e condivisione nonché all’accettazione dell’autonomia di scelta della propria partner, anche nel caso di crisi della relazione, rifiutare metodi umilianti e violenti anche nel caso di fine delle relazioni.

 

«Una mattanza che non si ferma. Così la presidente del Telefono Rosa nazionale Maria Gabriella Carnieri Moscatelli definisce l’ondata di omicidi di donne commessi in tutta Italia - afferma il presidente del Consiglio comunale Ruggero Ruggeri - una vera e propria emergenza nazionale, quella della violenza di genere, che deve necessariamente essere affrontata con strumenti e prese di posizione eccezionali. Ognuno deve fare la sua parte e noi, come rappresentanti istituzionali della Comunità cittadina, lo dobbiamo fare per primi. C’è da colmare urgentemente un gap culturale, vigilando contro ogni atteggiamento sessista, di molestie o mobbing,  garantendo il rispetto di diritti e della dignità delle donne, riconoscendo e valorizzando gli apporti e i contributi delle donne non meno di quelli degli uomini».

 

Le proposte che il Consiglio intende avanzare sono molteplici: potenziamento dei percorsi formativi specifici in tutte le scuole del territorio, piena operatività della Rete territoriale antiviolenza, richiesta alla Regione di stabilizzazione e regolarizzazione di contributi economici per il funzionamento e le attività dello Sportello Antiviolenza e dei servizi di assistenza alle donne vittime di violenza e ai loro figli, promozione di una vasta e articolata campagna di sensibilizzazione cittadina nei confronti dei fenomeni in oggetto, impegno di tutti i rappresentanti istituzionali ad essere d’esempio nei confronti della società civile, con le parole e con i fatti, nel contrasto puntuale di ogni forma di sfruttamento delle donne, di volgarizzazione del corpo femminile, usando un linguaggio rispettoso, non sessista e che non riproduca stereotipi di genere, impegnandosi a screditare e disonorare gli atteggiamenti violenti verbali, psicologici, fisici e sessuali verso le donne, installazione di una “Panchina rossa contro il femminicidio” in luoghi simbolici di Monterotondo Centro e di Monterotondo Scalo, conformemente al percorso di sensibilizzazione lanciato dagli Stati Generali delle Donne come monito contro la violenza sulle donne e in favore di una cultura di parità nonché quale simbolo permanente nelle comunità, nei parchi, nelle piazze per la difesa dei diritti delle donne e contro il femminicidio, rivedere la toponomastica cittadina con l’obiettivo di riequilibrarla compensando il sessismo tradizionale, prevedendo l’intitolazione di vie, piazze e luoghi a esempi femminili di grandissimo spessore, modelli imprescindibili per le nuove generazioni.

 


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