Lo stesso regista ci spiega la trama e il emssaggio della piéce teatrale:

“Un ispettore cerca di ricostruire gli attimi che hanno preceduto l'omicidio di Claude, giovane studente universitario di una ricca famiglia canadese. Il colpevole è un ragazzo che frequenta il giro delle marchette nei parchi della sua città. Sotto la minaccia di montare uno scandalo e di rovinare tramite la stampa la reputazione di un illustre giudice, il ragazzo tiene in scacco l'ispettore. Alla fine però la verità verrà a galla. Il tentativo dell'ispettore di gestire lo scandalo, di risolvere la situazione in termini tecnici e razionali sfuma inevitabilmente davanti alla pulsione, alla forza, alla profonda energia incontrollabile ed inspiegabile di Yves.

Lo spettacolo è un fiume di parole che dapprima sconcerta, perché sono sensazioni forse incerte, forse lontane dalla realtà, poi lentamente quelle parole ci fanno entrare in una società violenta dove l'affermazione di se stessi, la ricerca della propria personalità ha bisogno di una continua spinta a lottare e, quasi sempre, ne è travolta.Proprio in questo vortice di situazioni appare sconcertante la confessione di Yves di aver ucciso Claude durante un atto sessuale, che pur nella sua realtà deviata, questo gesto sembra pieno di purezza, sembra essere l’unico modo che l’uomo ha per salvare la propria anima. L' obiettivo principale è stato quello di dare intensità al testo cercando di mantenere il rassicurante stile poliziesco, creare un’incalzante ritmo alla trama e rendere il finale pieno di forza. Questo spettacolo ci consegna emozioni forti che parlano all'uomo del suo continuo cammino per la sopravvivenza. Dare una forma fisica alla parola è stato il nostro intento più difficile. In sintesi si è cercato di coinvolgere il pubblico con tensioni dirette all'inconscio o al ricordo. “

Cittadina sempre più viva dal punto di vista teatrale con tre palcoscenici, ma il più importante e costoso per i cittadini, il Teatro Comunale, ancora chiuso.