STADIO DEL NUOTO, IL TAR CONFERMA: GARA REGOLARE

Respinto definitivamente il ricorso presentato dalle società “Atleticouisp Monterotondo srl” e “Comitato territoriale Uisp” contro le procedure d’affidamento della piscina comunale. I giudici del Tar Lazio, nella seduta del 7 marzo, hanno infatti rigettato nel giudizio di merito le presunte eccezioni riguardanti la composizione della commissione di gara e l’ordinanza di riconsegna dell’impianto natatorio, avanzate dalla società già gestrice della piscina prima dell’indizione della gara d’appalto.  Implicitamente riconfermata, quindi, la correttezza formale e sostanziale delle procedure adottate dagli uffici, come del resto già lo stesso Tribunale amministrativo e la quinta sezione del Consiglio di Stato avevano di fatto attestato in precedenti pronunciamenti. «L’auspicio – commenta il vicesindaco e assessore allo sport Gerardo Casamenti è che ora l’impianto possa essere gestito serenamente e soprattutto con la massima soddisfazione dell’utenza fino al termine dell’affidamento. Al di là degli aspetti giuridici, che confermano in ogni caso l’assoluta regolarità degli atti e dei provvedimenti della procedura amministrativa, è importante sottolineare la correttezza politica con la quale abbiamo gestito questo affidamento, respingendo innanzitutto l’addebito secondo il quale l’Amministrazione comunale avrebbe “privatizzato” la piscina. Lo avremmo fatto, semmai, se precedentemente alla gara l’impianto fosse stato gestito direttamente dal Comune, con proprio personale e in totale autonomia e così, evidentemente, non era. Ciò che abbiamo fatto è semplicemente applicare quel che le norme prevedono per gli impianti pubblici a rilevanza economica, sancendo l’affidamento con una gara rivelatasi perfettamente legittima e trasparente. E che prevede, lo ribadisco ancora, il controllo delle tariffe e delle modalità di gestione, nonché l’utilizzo gratuito o facilitato per particolari categorie sociali».  «La nostra – conferma il sindaco Alessandrinon è certo un’Amministrazione comunale che privatizza i servizi. Lo dimostra la gestione, pubblica al cento per cento, della quasi totalità dei servizi, da quello di raccolta dei rifiuti alle farmacie, dal cimitero all’asilo nido e alla scuola materna comunale. In realtà ogni qualvolta è stato legittimamente possibile resistere ad indirizzi legislativi di segno opposto, non abbiamo esitato, e non lo faremo in futuro, a confermare o ad attivare la gestione diretta di servizi resi alla città, proprio perché crediamo profondamente nel valore sociale della gestione pubblica».


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