ACQUA: LE PROPOSTE ALLA CONFERENZA DEI SINDACI ATO 2

E’ passata quasi all’unanimità, nel corso dell’ultima seduta di Consiglio comunale, la delibera con la quale, modificando lo Statuto comunale, l’ente riconosce “i beni comuni in quanto funzionali all’esercizio di diritti fondamentali della persona” e pertanto non assoggettabili alle regole di mercato. Tra questi naturalmente l’acqua e la gestione del relativo servizio, rispetto alla quale l’Amministrazione comunale è stata impegnata ad adoperarsi per dare piena attuazione dell’esito referendario dello scorso anno. «L’approvazione della delibera – afferma l’assessore alla Trasparenza amministrativa e estensore della delibera Pietro Oddoè un contributo significativo che il nostro Comune intende dare al percorso che ha come obiettivo il pieno rispetto dell’esito del referendum dello scorso anno e, quindi, la riaffermazione della natura pubblica della gestione del servizio idrico: l’acqua è un bene comune fondamentale e, come tale, non può essere assoggettato alle logiche del mercato. L’impegno dell’Amministrazione comunale è ora quello di lavorare affinché la Conferenza dei sindaci dell’Autorità d’ambito recepisca una serie di indicazioni precise contenute nello stesso atto deliberativo». Oltre all’eliminazione della quota corrispondente alla remunerazione del capitale investito dalla tariffa idrica, già deliberata dalla Conferenza, L’Amministrazione comunale promuoverà una revisione della Carta dei servizi con l’eliminazione di tutte quelle clausole che possono impedire il pieno riconoscimento di un diritto fondamentale della persona, qual è quello della fornitura di acqua per la soddisfazione di basilari esigenze vitali e l’avvio di una modulazione della tariffa idrica tale da garantire la gratuità di almeno 50 litri per persona al giorno, quantità vitale definita dall’Organizzazione mondiale della Sanità. A queste proposte si aggiunge l’impegno a proporre, nella stessa sede e nel rispetto dei principi relativi alla partecipazione, l’istituzione di una Autorità di Sorveglianza dell’ATO 2 di Acea, da disciplinare con un successivo regolamento emanato dai Consigli comunali appartenenti all’ambito territoriale stesso, con l’obiettivo di garantire ai cittadini una corretta informazione sul servizio idrico e sulla sua gestione, svolgendo un ruolo consultivo e di controllo nei confronti delle istituzioni comunali e degli organi aziendali Acea.  «Diamo atto al Comitato Acqua e beni comuni per la preziosa collaborazione offerta nella fase propedeutica alla formulazione della delibera – prosegue l’assessore – sottolineando al contempo la piena disponibilità e l’imprescindibile apporto offerto dell’Amministrazione comunale nonché la sensibilità dimostrata verso questi temi dall’intero Consiglio comunale» «L’impegno sostanziato dall’approvazione della delibera – afferma il sindaco Alessandriè il frutto di una straordinaria partecipazione dei cittadini, in primo luogo del Comitato Acqua e Beni comuni di Monterotondo e Mentana, senza alcuna connotazione politica a dimostrazione del fatto che ribadire la natura pubblica dell’Acqua è un’esigenza che travalica gli orientamenti come del resto il formidabile esito referendario del giungo dello scorso anno aveva perfettamente dimostrato. Il nostro impegno è ora rivolto ai passi successivi, da portare al tavolo della Conferenza dei sindaci dell’Ambito territoriale con l’obiettivo di radicare maggiormente l’impegno a contrastare ogni speculazione su un bene primario come è l’acqua».


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