I RADICALI PER IL SOSTEGNO ALLE PMI

In settimana spediremo a Confindustria, Confcommercio, Unioncamere oltre che a tutti i fornitori della Regione Lazio, il testo di una proposta di legge che abbiamo elaborato affinché non ci siano più, almeno da parte della pubblica amministrazione regionale, ritardi nei pagamenti. Invieremo questo testo per raccogliere ulteriori suggerimenti dai diretti interessati per poi procedere al deposito.

Come già fatto dai parlamentari Radicali, primo firmatario Marco Beltrandi, con una proposta più complessiva, il testo che intendiamo depositare in Consiglio regionale è una proposta di legge che, nelle more del recepimento della Direttiva Europea 2000/35/CE, intende porre almeno un argine ai ritardi dei pagamenti nelle transazioni commerciali che vedono l’Amministrazione pubblica regionale in veste di debitore.
Le transazioni commerciali tra operatori economici o tra operatori economici e amministrazioni pubbliche sono connotate da reiterati ritardi nei pagamenti rispetto a quanto concordato nel contratto o stabilito nelle condizioni generali che regolano gli scambi. Queste prassi incidono sulla liquidità delle imprese e ne complicano la gestione finanziaria. I ritardi di pagamento pregiudicano la competitività e la redditività delle imprese, soprattutto delle piccole e medie imprese (Pmi).
Questo comportamento provoca una grave iniquità che rischia di soffocare soprattutto la parte più dinamica della nostra imprenditoria.
Le Pmi non hanno alcuna altra opzione, oltre l'attesa, poiché il tempo necessario ad ottenere un provvedimento giudiziario non lascia neanche la possibilità della scelta di citare in giudizio un proprio cliente, soprattutto se è un ente pubblico, poiché hanno come unica certezza una sentenza talmente differita nel tempo da equivalere, di fatto, a una perdita. Si consideri ulteriormente che, troppo spesso, la parte che subisce il ritardo, oltre a essere la parte contrattuale più debole teme, con l'esercizio del proprio diritto, di perdere i rapporti commerciali con la controparte e quindi di subire un danno economico ancora più grave.
Che le amministrazioni pubbliche figurino tra gli attori protagonisti del fallimento delle PMI, principale risorsa economica e di sviluppo della Regione, è inaccettabile.
La non prosperità dei bilanci delle PP.AA. può scoraggiare dal voler introdurre norme per il rispetto delle scadenze dei pagamenti, ma il dover scegliere tra la messa in sicurezza dei conti delle PP.AA. e il fallimento delle imprese non è certo una soluzione. È necessario, piuttosto, misurarsi con la ricerca di approcci che evitino entrambi gli esiti negativi.
Riteniamo necessario adottare tutte le misure in grado di ridurre agli imprenditori gli ostacoli procedurali, giudiziari e di sistema per il recupero dei propri legittimi crediti.
Siamo certi che la Giunta Polverini vorrà, parallelamente a quanto annunciato oggi, cogliere anche questa riforma per consentire a tutti gli operatori economici e in particolare alla piccole e medie imprese di resistere sul mercato a parità di condizioni.

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