ANCORA POLEMICHE SUL NUOVO COLLETTORE FOGNARIO DI SANTA LUCIA

L'Associazione Prosantalucia ha diffidato il Comune di Fonte Nuova ed il sindaco Di Buò a provvedere al completamento dei lavori relativi la rete fognante della località di Santa Lucia di Fontenuova , nonché a tutte le opere pubbliche necessarie collegate, secondo quanto prescritto dalla normativa vigente in materia, nonché a voler verificare, insieme all’Acea la corretta realizzazione delle opere pubbliche in questione. L’associazione ha scritto già da qualche settimana al Comune in questo senso, chiedendo i tempi e le modalità secondo cui è previsto il completamento dei lavori. Minacciando, attraverso i propri legali, di procedere nelle opportune sedi giudiziali, per ottenere

la tutela di tutti i diritti fatti valere dall' Associazione assistita, con aggravio di spese,
competenze ed onorari di giudizio.
L’esposto è nato perché a seguito di varie assemblee pubbliche, gli amministratori comunali
hanno comunicato che la fine dei lavori in questione era prevista per i primi mesi dell'anno
2010, tuttavia nonostante le promesse, tutt'oggi i cittadini attendono il completamento delle opere senza essere stati informati circa i tempi e le modalità effettivamente previsti.
<<Partiremo con progettazione e lavori delle tubature secondarie del collettore entro la fine di quest’anno ed in pochi mesi termineremo il collettore- ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Lorena Colasanti- questa ultima parte per terminare l’Acea l’ha passata al Comune e ci sono stati dei rallentamenti burocratici, che hanno coinvolto noi, l’Acea ed il Comune di Guidonia. Tuttavia mi sembra che nei mesi scorsi abbiamo fatto lavorare anche di notte la ditta appaltatrice per accelerare lavori attesi da tantissimi anni>>.
E la ditta appaltatrice dei lavori in questi giorni sta anche bonificando i terreni privati dai materiali abbandonati la ditta che ha eseguito i lavori di completamento del collettore fognario Pichini- Santa Lucia a Fonte Nuova. L’intervento è stato chiesto dalla polizia Municipale, dopo che tra maggio e giugno scorsi il comando, insieme all’ufficio Tecnico comunale, erano stati letteralmente sommersi da esposti di residenti nella frazione situata lungo la via Palombarese. I cittadini chiedevano l’intervento delle autorità competenti perché si erano ritrovati sui propri terreni, su cui passa il nuovo collettore, residui di materiale inerte proveniente dai lavori. <<Abbiamo chiamato i vigili- raccontano- che hanno rilevato lastre e pezzi di asfalto, ciottoli e pietrisco abbandonati dopo i lavori nei nostri terreni, gli inerti erano anche penetrati sotto terra. Abbiamo paura per l’inquinamento, visto che coltiviamo sui terreni dove è stato abbandonato il materiale del cantiere>>.
La ditta appaltatrice dei lavori per conto dell’Acea Ato 2, non è nuova a questo tipo di problemi. Lo scorso anno era stata richiamata dall’ufficio Tecnico per aver lasciato il materiale degli scavi su un terreno comunale all’incrocio tra via Monte Bianco e via delle Molette.
Secondo il regolamento per gli scavi stradali e la posa di canalizzazione nel sottosuolo “art.20 esecuzione dei lavori - A2  il materiale proveniente dagli scavi, dalla realizzazione di manufatti o della posa  dovrà essere tutto trasportato in discarica autorizzata. Se questo non è avvenuto deve essere saltata la procedura o per malafede? Da quello che si e riscontrato i lavori erano due uno effettuato sulla via Palombarese e uno dei terreni, sicuramente avendo accatastato tutto insieme terra buona e terra di scavi la fine il ripristino finale ha causato l’inquinamento.
Il consigliere comunale Benedetto Roccamatisi, interessatosi alla vicenda, sottolinea: "Il compito dell'amministrazione, in questi casi, è quello di tutelare i cittadini contro i disagi causati da ditte  esterne che effettuano lavori nel nostro Comune. Grazie alle segnalazioni dei concittadini e del Comitato Rioni, siamo venuti a conoscenza del problema e siamo intenzionati ad affrontarlo con l'attenzione e la fermezza che richiedono casi analoghi; riteniamo, infatti, di fondamentale importanza la sinergia fra la cittadinanza, da un lato, e l'amministrazione, dall'altro, al fine di salvaguardare il nostro territorio. A questo punto da regolamento dovrebbero scattare le sanzioni amministrative contro la ditta da parte della polizia Municipale di Fonte Nuova”.
Le sanzioni ancora non sono partite, hanno fatto sapere dai Lavori Pubblici, perché nei terreni privati interessati il cantiere per il collettore è ancora aperto e di fatto i lavori sono tutt’ora in corso.
 

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